Sfogare nell’anima di questa notte l’inadeguatezza martellante Oh, salvami notte! E non farmi male obbligandomi a riversarmi sulla carta Ma cosa credi, che io sia indistruttibile? Credi davvero non possa povare vuoto? E poi capisco, notte mia, d’esser solo l’accavallarsi di due fili di lana in una coperta Io un piccolo nodulo nella matassa dell’universo