4:15 del 2/3/2015

Sfogare nell’anima 
di questa notte 
l’inadeguatezza martellante

Oh, salvami notte!
E non farmi male 
obbligandomi
a riversarmi sulla carta

Ma cosa credi,
che io sia indistruttibile? 
Credi davvero
non possa povare vuoto?

E poi capisco,
notte mia,
d’esser solo l’accavallarsi 
di due fili di lana
in una coperta

Io un piccolo nodulo
nella matassa dell’universo